In caso di infarto la prima mossa salva-vita sta nel non indugiare nel chiamare l'ambulanza o nel raggiungere il più vicino pronto soccorso. Ma per farlo occorre ovviamente saper riconoscere i sintomi al volo: eccoti 3 domande per 3 risposte che non lasciano dubbi. E comunque ricordati sempre che in questi casi è sempre meglio rischiare un falso allarme piuttosto che sottovalutare la situazione.

1. Il dolore è sulla sinistra?

"Un dolore irradiato nella parte sinistra del petto, che scende nel braccio e risale nel collo fino alla mandibola, è spesso un segnale d'allarme che non va ignorato", avverte la dottoressa Erica Jones, professore associato di Cardiologia alla Cornell University (Usa). "Ancora di più se si manifesta durante uno sforzo fisico o mentre si sta facendo sport".

In genere il dolore dura per più di qualche minuto e può sparire per poi ricominciare. Spesso viene descritto come una pressione fastidiosa, come se la zona fosse schiacciata; il fiato corto è altro un sintomo che accompagna spesso l’infarto, anche se non sempre.

2. Il dolore è accompagnato da nausea?

"Quando si danneggiano alcune parti del cuore, può risentirne anche il diaframma, il che induce nausea o vomito", prosegue la professoressa Erica Jones. In ogni caso, questo sintomo compare più facilmente nelle donne piuttosto che negli uomini.

3. Il dolore è causa di un risveglio anticipato?

Se il dolore è così forte da svegliare il soggetto nelle prime ore del mattino, meglio chiamare subito un’ambulanza. I livelli di particolari sostanze neurochimiche come ad esempio l’adrenalina aumentano infatti proprio in quel momento, facendo accelerare la frequenza cardiaca e aumentare la pressione del sangue abbastanza da causare il distacco di una placca nelle arterie, elemento scatenante l'infarto.